
Martedì 9 dicembre 2025, nell'ambito delle attività che fanno capo al Polo Museale Sapienza e al Dipartimento di Lettere e Culture Moderne, in collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), il Museo della Geografia inaugura la mostra Vie Secondarie. Le aree interne nella letteratura di viaggio, risultato di un progetto di ricerca congiunto che ha coinvolto studiose e studiosi provenienti da quattro atenei: Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre, Università degli Studi di Genova e Università di Cassino e del Lazio Meridionale.
L’esposizione nasce nell’ambito del bando “Geografie in prospettiva”, promosso dalla Società Geografica Italiana per stimolare e sostenere iniziative di giovani ricercatrici e ricercatori in Geografia.
Il gruppo di ricerca che ha ideato e realizzato la mostra vede il Coordinamento di Filiberto Ciaglia (Dottore di ricerca XXXVII ciclo) e Camilla Giantomasso (dottore di ricerca - XXXV ciclo) e la partecipazione, tra gli altri di Carlotta Bilardi (studente XXXVIII ciclo) e Lavinia Lucidi (Dottore di ricerca XXXVII ciclo) del Corso di dottorato in Scienze documentarie, geografiche, linguistiche e letterarie - curriculum in Studi Geografici della Sapienza Università di Roma.
Attraverso una selezione di fonti odeporiche testuali e iconografiche, la mostra mette in rilievo osservazioni, impressioni e narrazioni di viaggiatrici e viaggiatori impegnati nel loro personale tour dell'Italia a partire dalla seconda metà del Settecento. Al centro dell’indagine la rappresentazione delle aree interne intese in senso ampio, non limitando l'attenzione alla delimitazione proposta dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), ma tenendo conto di una gamma ampia di territori distanti dai poli urbani e non ricadenti nelle principali viabilità storiche del nostro Paese.
Il percorso espositivo propone così un ritratto articolato dei territori marginali italiani: dalle aree di sosta agli impervi valichi, dalle porte di un piccolo villaggio agli scoscendimenti di una costa inospitale, fino ai crepacci dei ghiacciai alpini e ai più remoti villaggi insulari dei nostri arcipelaghi. Il concetto di “internità” assume sfumature nuove, restituendo la percezione dei territori in prospettiva geografico-storica e consentendo di osservare le aree marginali della contemporaneità sotto una lente ulteriore, sulle tracce delle osservatrici e degli osservatori di ieri.
La mostra sarà fruibile da martedì 9 dicembre a venerdì 19 dicembre
Per prenotare una visita guidata, occorre scrivere una mail all'indirizzo museodellageografia.lcm@uniroma1.it .
